Il 30 aprile è spirato il termine per la presentazione delle domande di ammissione alla rottamazione ter e al saldo e stralcio. Considerato il successo dell’operazione, che ha raccolto ben 541.641 domande di adesione, e nell’intento di venire incontro alle esigenze di tutti coloro che per motivazioni diverse non hanno potuto presentare la domanda in tempo utile, il governo si sta attivando per avviare la rottamazione quater e un secondo saldo e stralcio.
Una nuova pace fiscale, quindi, che non si limiterà a riproporre i contenuti dei provvedimenti precedenti ma amplierà il bacino di utenza prevedendo l’ammissione alla rottamazione quater degli atti notificati a tutto il 31 dicembre 2018. Anche per il secondo saldo e stralcio sarà possibile estendere l’applicabilità del provvedimento agli atti notificati successivamente all’anno 2000.
Pertanto, si è in attesa di un provvedimento che proroghi gli effetti del decreto legge 119/2018 (rottamazione ter), consentendo di sanare le cartelle esattoriali relative a debiti fiscali, contributivi e multe stradali pagando solo il dovuto senza interessi e sanzioni, oltre a riproporre i benefici del c.d. saldo e stralcio, introdotto dalla manovra 2019 (legge 145/2018), che prevede una congrua riduzione delle somme originariamente dovute.
E’ auspicabile a questo punto la riapertura dei termini, perché anche a causa di problematiche come il reperimento dell’ISEE
e il non funzionamento continuo dei portali molti contribuenti interessati all’adesione non hanno potuto usufruire del servizio.
La concreta realizzazione del progetto spetterà al Parlamento che, in sede di conversione in legge del Decreto Crescita, potrà inserire un emendamento finalizzato all’avvio della rottamazione quater e al secondo saldo e stralcio.